La sua produzione è molto varia, passando dalle installazioni ai murales tematici, ma anche performance e graffiti, di cui si occupa dal ’94.
Realizza opere i cui soggetti sono solitamente forme elementari che trasportano messaggi
diretti e ironicamente responsabili; alla base una chiave di lettura semplice, per poter sempre dialogare con il fruitore. Molto spesso, i suoi lavori sono contrassegnati da una critica sociale o ecologica, usando come arma un sorriso infantilmente stupito e uno stile spontaneo e diretto, libero da elementi tecnici complessi.

Gaia è fautrice di un'arte visionaria, per lei questo è il modo di rappresentare il livello spirituale, le vibrazioni come struttura dell'universo e di condividere il messaggio di puro amore, ciò che la visione insegna, ciò che la materia nasconde, ciò che i nostri 5 sensi non possono sentire, la ricerca della verità. La sua esperienza lavorativa comprende illustrazioni editoriali, pubblicità, fumetti, installazioni, pittura digitale, opere murarie di grandi dimensioni e olio su tela.

Dal 2010, l'artista ha avuto una vasta produzione di opere in stencil e poesia visiva, dipingendo per strada in diverse città, partecipando a eventi nazionali e internazionali, nonché mostre individuali e collettive.

Ha partecipato a spettacoli in Ungheria, Germania e Stati Uniti e ha prodotto opere per aziende come Linkedin, Disney/Marvel, Netflix, B3 Bolsa de Valores, Brookfield, UFC.

Nel 2012 ha curato la cover del singolo “Superstar”, della cantante Madonna.

Cerca di approfondire nella sua arte il concetto di donna contemporanea, rivisitando donne di tempi passati che hanno lasciato il segno e sono arrivate dove le donne non potevano.

La mission fondamentale del graffito per l’artista è quella che tende a riqualificare, rinnovare, scovare la bellezza ovunque, anche dove sembra non ce ne sia affatto, ed per questo motivo che la sua pittura trova conforto all’interno dei quartieri dal tessuto urbano degradato come quelli di Napoli o Catania, ma anche gestendo l’immagine di attività e strutture professionali, asserendo così uno stile leggibile e

apprezzato da tutti. Indistintamente. Raffigurazioni oniriche, ritratti,

still-life sovrapposti tra loro in una miscellanea di sfumature cromatiche sempre nuove: sono questi i soggetti scelti, rappresentati con grande precisione nei dettagli senza mai tralasciare il lato poetico insito nella loro pittura.

La sua ricerca ruota intorno alla geometria pura, con un tocco artistico che unisce la relatività di Escher e i mandala orientali di Cryptik. Le sue opere d'arte cercano di catturare come le forme solide si espandono e si moltiplicano a partire da un nucleo durante la mitosi, un processo che parte da un cubo, che LeWitt ha considerato la forma più pura e intelligibile in circolazione. Le sue opere d'arte sono raffigurazioni di esplosioni caratterizzate da linee luminose che si espandono gradualmente come risultato di una sorta di effetto Doppler artistico. Lo scopo principale è quello di fornire all'osservatore una realtà dinamica che

si trasforma gradualmente.

Clara Leff, 23 anni e una laurea in arti visive presso il Centro Universitario Belas Artes, lavora nella scena dei graffiti dal 2016, sviluppando anche le sue opere su tela. Ha lavorato con grandi aziende come Gillette, Ford, Porsche, Itaú, Banco Pan, e molte altre. Nel 2018 ha dipinto a Miami e nel 2019 a Fafe, in Portogallo. Focus della sua ricerca è l’energia femminile in contatto con la natura.

Riccardo “Corn79” Lanfranco nasce a Torino nel 1979.

Fin dall'inizio i suoi lavori sono stati pubblicati su tutte le maggiori riviste di street art (Aelle, Defrag, Stylefile, Xplicit Grafx, Innercity, ecc.), inoltre partecipa a numerosi convegni e mostre e realizza opere d'arte in molti paesi europei.

Promotore della realizzazione del progetto “Murarte” della città di Torino, Italia, nel 2001 ha fondato “il Cerchio e le Gocce” (www.ilcerchioelegocce.com), la prima associazione italiana dedicata alla promozione della creatività urbana.

Negli anni grazie al sostegno dell'associazione ha ideato ed è stato direttore artistico di importanti progetti di cultura urbana.

Dal 2008 è titolare di “Drip Studio”, studio specializzato in comunicazione visiva.

Nelle opere di Corn79 le tendenze del graphic design degli anni Settanta si fondono con le influenze dell'arte psichedelica, che tendono verso una sorta di misticismo con sfumature sia orientali che occidentali.

Lo stile di My Dog Sighs è caratterizzato dalla combinazione di ritratti malinconici e spesso ingenui con l'uso di materiali trovati, tra cui lattine di cibo abbandonate.

Dopo 10 anni in cui ha regalato la sua arte gratuitamente come parte dell'ormai famigerato progetto Free Art Friday, My Dog Sighs si trova ora legato a una meritata ascesa. 

Con un incredibile seguito internazionale in Israele, Giappone e, naturalmente, nel Regno Unito, My Dog Sighs sta rapidamente diventando una figura importante nel panorama dell'arte contemporanea.

"Nel  lavoro di My Dog Sighs i barattoli di latta, una volta il ricettacolo del nostro sostentamento, fin troppo rapidamente rifiutati, buttati via, abbandonati da una società materialista desiderosa di rimpinzarsi del nuovo"

Affascinato dalla cultura punk e dalla corrente surrealista e psichedelica si avvicina nei primi anni novanta al mondo dei graffiti. Dopo varie esperienze in ambito pubblicitario e moda fonda il suo studio lavorando come grafico ed illustratore freelance. Ha collaborato con diversi brand italiani ed internazionali. Continua ad esprimere la sua arte sui muri dipingendo con pennelli e bombolette oltre a sperimentazioni digitali e microsculture. IDRO51 crea, utilizzando disegni realizzati a mano su carta, tela e tavoletta grafica, delle composizioni cromatiche e iconografiche uniche ed originali.  Ha sviluppato progetti per: Adidas Originals, Fendi, Foot Locker, PepsiCo e molti altri.

João Paulo Cobra, in arte NOVE, lavora nel campo delle arti visive nella città di San Paolo, Brazile.

Come artista è noto per la sua tecnica riconoscibile e per l’influenza della natura e della tecnologia nel suo lavoro. Tele, legno e metalli sono supporti per la sua produzione artistica, spesso raccolti in strada, ambiente in cui dipinge dal 1999. L’arte di Nove ritrae elementi quotidiani in ambienti caratterizzati da elementi geometrici, grafiche, luci, e colori vivaci.

L’organicità avviene attraverso una pittura fluida, nella quale l’acqua ha una forte rappresentazione e diventa qui protagonista di un movimento organico. Numerose esperienze nel campo delle arti visive e dell’educazione, tiene anche laboratori nelle scuole e corsi di gruppi indipendenti. Particolare importanza in progetti sociali e culturali.

Tra i suoi clienti possiamo annoverare anche Jaguar Land Rover.

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